lunedì 31 ottobre 2011

Aforismi Sergej Bubka

Sergej Bubka

Serhij Nazarovyč Bubka è un ex atleta sovietico, dal 1993 ucraino. È considerato unanimemente il più grande di tutti i tempi nella specialità del salto con l'asta, del cui record mondiale è il detentore con la misura di 6,14 m.







Data di nascita: 4 dicembre 1963, Luhans'k
Altezza: 1,83 m
  • Ho deciso di investire in un club sportivo per aiutare i giovani. Con il collasso del sistema sovietico non c'è abbastanza denaro per avvicinare i bambini al mondo dello sport. Quando hanno finito la scuola, i ragazzi vagano per le strade ed è necessario offrire loro qualche interesse. In questi casi, lo sport è una delle migliori cose.
  • Nel mio sport, ho avuto un certo successo ma nulla mi sarebbe stato possibile senza il sostegno della mia gente, ed il suo affetto. Ora mi dispiace di dover terminare la mia carriera di atleta, ma sono felice di cominciare quella di dirigente.
  • Se sei un campione non dai le spalle, perché non hai nulla di cui pentirti. E guardi i tuoi avversari uno a uno, in faccia. Anche se stanno strappandoti la vita. E' una questione di mentalità.
  • Sei un atleta, non un seduttore. Non devi stare lì ad ammirati, ma a gareggiare. Devi avere fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, è provarci per davvero con tutto se stessi.
  • Il tempo a nostra disposizione non è infinito, ogni occasione va preparata e sfruttata.
  • Prima fai l'atleta, gareggi, combatti. Poi chiedi quello che meriti. Non viceversa.
  • Bisogna saper tenere duro, soprattutto nelle avversità.
  • La vita non è guardarsi indietro, ma rimboccarsi le maniche e andare avanti.

Aforismi Stanislaw Jerzy Lec

Stanislaw Jerzy Lec

Stanisław Jerzy Lec è stato uno scrittore, poeta e aforista polacco.
Data di nascita: 6 marzo 1909, Leopoli
Data di morte: 7 maggio 1966, Varsavia
  • Tutto è illusione. Compresa la frase precedente.
  • Sono molti a starsene con le dita nel naso mentre la nazione vive i suoi momenti storici. E per lo più questi signori provengono da famiglie nelle quali il mettere le dita nel naso è considerato una cosa orribile.
  • Un inchino ai sacerdoti vale di più che cento alla divinità. I manichini si atteggiano a uomini, si fanno comprare.
  • Ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
  • Anche se a una mucca dai da bere del cacao non ne mungerai cioccolata.
  • Bisogna sempre essere se stessi. Il cavallo, senza ussero, resta sempre un cavallo. L'ussero senza cavallo è soltanto un uomo.
  • Non credete alle favole, erano vere!
  • Al momento del confronto il cadavere non ha saputo riconoscere il proprio assassino.
  • Anche l'anima, ogni tanto, deve stare a dieta.
  • Anche un manganello può indicare la strada.
    • Aveva la coscienza pulita. Mai usata.
    • Bisogna continuamente ricominciare dalla fine.
    • Bisogna essere decisi anche per tergiversare.
    • Capita di dover tacere per essere ascoltati.
    • C'è chi si fa erigere un monumento come premio perché si fa erigere un monumento.
    • C'è chi vorrebbe capire ciò in cui crede, e chi vorrebbe credere in ciò che capisce.
    • Chi ha mai chiesto alla tesi e all'antitesi se vogliono diventare sintesi?
    • Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.
    • Taluni non abbandonano mai il timone, può sempre servire su un'altra barca.
    • Ci si può sputare addosso senza aprire la bocca.

domenica 30 ottobre 2011

Aforismi Bob Marley

Bob Marley

Robert Nesta Marley, detto Bob, è stato un cantautore, chitarrista e attivista giamaicano. È generalmente identificato con il genere musicale reggae, che peraltro lo rese popolare fuori dalla Giamaica. 
Data di nascita: 6 febbraio 1945, Nine Mile
Data di morte: 11 maggio 1981
Libri Bob Marley
DVD Bob Marley
Musica Bob Marley
Musica MP3 Bob Marley

  • Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.
  • Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
  • I momenti sereni di oggi sono i pensieri tristi di domani.
  • La politica non mi interessa, è affare del demonio. I politici giocano con la testa delle persone. Mai giocare con la testa delle persone.
  • Io non sono famoso a me stesso.
  • La mia musica vivrà in eterno. Forse è stupido dirlo, ma quando sono sicuro delle cose, io le dico. La mia musica vivrà per sempre.
  • Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
  • Più la gente fuma erba prima babilonia cadrà.
  • La vita e Dio sono la stessa cosa. Dio è il dono della vita. Io sono in qualche modo eterno perché sono unico, non duplicabile. La singolarità di ogni uomo e di ogni donna è un dono di Jah.
  • Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è legale?
    • Quando fumi erba conosci meglio te stesso. Tutte le tue debolezze e le tue nefandezze sono rivelate dall'erba che ti dà un' immagine più limpida di te stesso.
    • Mio padre era bianco, mia madre era nera, io sono in mezzo, io sono niente, tutto quello che ho è Dio.
    • Bob Marley non è il mio nome. Non conosco ancora il mio nome.
    • Sono stato qui prima e tornerò qui di nuovo.
    • Dicono che non puoi fumare erba, dicono che è illegale, che ti rende ribelle.... ribelle contro chi?
    • Non ho educazione, solo ispirazione. Se fossi stato erudito sarei un idiota.
    • La gente vuole sentire un messaggio, un messaggio di Dio. Questo messaggio può passare attraverso di me o attraverso altri. Io non sono un leader, sono solo un messaggero. Le parole delle canzoni e non chi le canta sono importanti e attraggono la gente.
    • Si è vero, ho una BMW ma solo perché BMW stà per Bob Marley and the Wailers e non perché mi piacciono le automobili di lusso.
    • L'uomo ha un universo dentro se stesso.
    • Combatti il diavolo con una cosa chiamata amore.

Aforismi Donatella Versace

Donatella Versace

Donatella Versace è una stilista italiana, sorella di Gianni Versace, il fondatore dell'omonimo impero della moda Versace.
Data di nascita: 2 maggio 1955, Reggio Calabria








  • La spinta creativa, comunque si esprima, equivale alla ricerca del nuovo ed è perciò un indice di gioventù mentale.
  • Gli ambiti in cui io vedo esprimersi meglio novità, fantasia, ricerca sono quello musicale e quello del design di moda
  • All’inizio mi sono divertita. E tanto. Ma la cocaina ti racconta una bugia al secondo. Tu pensi di poterla controllare, ma è lei che controlla te.
  • Le ragazze e i ragazzi hanno una grande voglia di vestirsi, si impegnano nella ricerca di un loro stile personale che non prescinde però dai suggerimenti della moda. Hanno adottato quello che chiamo uno stile individualista, che significa che ciascuno prende dalle proposte di ogni stilista ciò che più gli aggrada, mescolando il tutto. Con una buona dose di creatività individuale. Questa creatività contraddistingue i giovani di ogni età.
  • In passato i ragazzi vestivano copiando i loro padri. Poi c' è stata la ribellione dei primi anni Settanta, hanno cominciato a vestirsi in modo autonomo, ma hanno adottato le divise, che servivano a inviare messaggi politici. C' erano leader carismatici, persone che davano la linea politica ma anche lo stile di vita e di conseguenza un certo tipo di abbigliamento. Era comunque un modo di vestire che implicava una ricerca, un' attenzione a quello che si indossava. In quel momento la moda era importante. Poi tutto questo è venuto a mancare.
  • Gianni non si drogava né beveva, andava a dormire presto. Una notte feci tardi con gli amici. Al mattino dovevo essere da Gianni, per la sfilata. Non mi svegliai e al pomeriggio trovai lui ancora ad aspettarmi e mi disse: "Non mi importa quello che fai ma devi sapere come e quando farlo". Poi non volle più affrontare l’argomento [della droga]. Dopo non avrei più potuto permettermi di arrivare tardi: Gianni non c’era più.
  • L'abito ha bisogno di un'anima, chi sfila fa vivere il vestito, che da solo non potrebbe portare il messaggio giusto.
  • Non pensiamo alla Borsa, però siamo organizzati come se fossimo una società quotata, con dati trasparenti e report a scadenze fisse. Così abbiamo i vantaggi dell'organizzazione interna come se fossimo al listino e la libertà di un'azienda di famiglia. Il meglio di tutte e due, una situazione ideale.

sabato 29 ottobre 2011

Aforismi Fabio Volo

Fabio Volo

Fabio Volo, nome d'arte di Fabio Bonetti, è un attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo, doppiatore e sceneggiatore italiano.
Data di nascita: 23 giugno 1972, Calcinate
Libri Fabio Volo
Film Fabio Volo

  • La televisione è la mia droga, ma io sono sicuro di poterne fare a meno quando voglio, almeno credo.
  • Non sto perdendo i capelli. Mi si sta allargando la testa.
  • Spesso apro il frigorifero e non c'è niente a parte quel mezzo limone marroncino che ormai è lì da anni. Una volta il frigo si è rotto. Quando è venuto il tecnico a ripararlo mi ha detto che non si era rotto. Si era suicidato.
  • La convinzione che la felicità è un sentimento che dura poco è sbagliatissimo. La felicità non sono attimi, ma è una condizione eterna.
  • Se si sbaglia ad allacciare il primo bottone di una camicia di conseguenza si sbaglieranno tutti gli altri. Gli altri però non saranno errori, ma solo la logica conseguenza del primo bottone sbagliato.
  • Gli infelici valutano constantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
  • Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava. Bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.
  • Amo le labbra: le amo perche sono costrette a non toccarsi se vogliono dire "Ti odio" e obbligate a unirsi se vogliono dire "Ti amo".
  • La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato.
  • Il cammino si fa da soli: in due è una scampagnata.
    • Non ci si può far niente, le persone che amano si finisce sempre per amarle. E' una legge della natura.
    • Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
    • La cosa più fastidiosa quando mandi un messaggio a una persona a cui tieni è che dal momento dell'invio parte il conto dei minuti. Rispondi, rispondi, rispondi. Non ha risposto. Magari ha il telefono spento. Che faccio chiamo, faccio uno squillo per vedere se è acceso? E se poi è acceso? Messaggio più chiamata: divento pesante. Chiamo con anonimo. Solo che se faccio uno squillo e poi metto giù capisce che sono io che controllo. Lo capisce? Sì, lo capisce. A volte i minuti non sono solo minuti, sono reincarnazioni di vite.
    • A volte i minuti non sono minuti, sono reincarnazioni di vite. Nell'attesa, sono già rinato mille volte. Ho percorso tutta la catena alimentare. Sono stato zanzara, armadillo, elefante...
    • Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
    • Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa.
    • Dava l'idea di essere una donna che dona tutto, ma non regala niente.
    • Era come se andando via in realtà avessi preso la rincorsa per tornare più vicino.
    • Erano state le lacrime ad aprirmi la porta della sua vera intimità.
    • Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po' che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola.