martedì 26 febbraio 2013

Aforismi Antonio Amurri

Antonio Amurri

Antonio Amurri è stato uno scrittore e paroliere italiano.

Data di nascita: 28 giugno 1925, Ancona

Data di morte: 18 dicembre 1992, Roma


  • Un comitato è un gruppo di incapaci nominati da persone che non hanno voglia di fare cose non necessarie.
  • Col tempo, sono sempre più disposto a condividere le opinioni altrui pur di non faticare a difendere la mie.
  • Non mi importa niente se l'erba del vicino è più verde; mi rode che sia perfettamente rasata.
  • Qui da noi, ormai, l'opinione pubblica è sempre più opinione di pochi.
  • Ormai non mi sto più a sentire nemmeno quando parlo a me stesso.
  • La giovinezza è un'orribile età che apprezziamo soltanto nel momento in cui la rimpiangiamo.
  • Quando qualcuno mette troppo entusiasmo nel suo lavoro, ho sempre l'impressione che sprechi più tempo ad entusiasmarsi che a lavorare.
  • Quando un'attrice si ostina a non rivelare per anni il nome del padre di suo figlio è proprio perché non lo sa.
  • L'unico metodo infallibile per conoscere il prossimo è giudicarlo dalle apparenze.
  • L'Alitalia comunica che a causa di una improvvisa giornata di lavoro proclamata dai piloti Anpac il volo delle 21.30 per Parigi partirà effettivamente alle 21.30 e proprio per Parigi.
  • Chi dice che non vuole parlare male degli altri lo sta per fare.
  • Il guaio nell'arrivare puntuali agli appuntamenti è che non c'è mai lì nessuno ad apprezzarlo.
  • Molti passano metà del loro tempo a desiderare le cose che potrebbero avere se non passassero metà del loro tempo a desiderarle.
  • Gli indigeni che battono i tamburi per scacciare gli spiriti del male sono derisi dagli automobilisti che suonano il clacson agli ingorghi.
  • Convegno chiassoso e scomposto è la festa dei vicini di casa alla quale non siamo stati invitati.
  • Il semaforo è il mezzo per far arrivare i pedoni senza pericolo al centro della strada.
  • Perché Dio è sempre così sereno, saggio, sicuro di sé? Perché non ha padre.
  • Invitato a dire qualche verso di Leopardi, Mike Bongiorno ha ruggito.
  • In fondo morire sarebbe niente. Quel che non sopporto è il non poter sapere come andrà a finire.
  • La bigamia è avere una moglie di troppo e la monogamia anche.

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