mercoledì 20 marzo 2013

Aforismi Fausto Bertinotti

Fausto Bertinotti

Fausto Bertinotti è un politico italiano. È stato presidente della Camera dei Deputati dal 2006 al 2008. È stato segretario del Partito della Rifondazione Comunista dal 1994 al 2006. A cavallo fra socialismo lombardiano e comunismo ingraiano, Bertinotti è un convinto movimentista e pacifista non violento.
Data di nascita: 22 marzo 1940, Milano
Libri Fausto Bertinotti

  • L'adulazione è un vizio connesso al potere. Quindi è sempre di destra anche quando il potere è di sinistra. Qualche volta tocca anche giganteschi intellettuali. Jean Paul Sartre, in polemica con Camus, spiegò che non criticava Stalin solo per non creare difficoltà agli operai.
  • La forma dello snobismo è di certo un modo per ricostruire un rapporto di massa sull'autenticità, in un'epoca nella quale la parossistica spettacolarizzazione porta alla totale inautenticità, nel rumore ormai assordante di una politica mendace. Il nostro è un piccolo atto, che non dev'essere assorbito da quel rumore fastidioso.
  • Non esiste pubblicazione di intercettazioni buone o cattive, sono tutte cattive.
  • Vado nei salotti come vado nelle piazze o in Parlamento: per affermare ovunque il diritto all'alterità della sinistra antagonista.
  • L'impresa della vittoria ai mondiali di calcio fa la gioia di un intero Paese, che nella festa scopre le ragioni di qualche momento di fraternità.
  • Finché ci sono oppressi e oppressori c'è l'idea che gli oppressi ce la possano fare. Non fa decadere l'idea comunista la tragedia del suo rovesciarsi in regime.
  • Attraverso i suoi lavori Bergman ci lascia la testimonianza di una capacità straordinaria di indagare a fondo e senza condiscendenze sui grandi interrogativi etici legati alla condizione umana; sulla complessità e spesso sull'asprezza delle relazioni interpersonali; sulla forza della dimensione del sogno e della memoria come strumento di conoscenza e di interpretazione della realtà. Il suo rigore formale e la sua passione hanno contribuito a costruire l'identità stessa dell'espressione cinematografica e a declinarne i tratti più alti e peculiari
  • Ho detto che Silvio Berlusconi è un animale politico, e che sulle riforme è un interlocutore indispensabile. E non cambio idea.
  • Mai dare limite alla provvidenza. Soprattutto a quella rossa.
  • La rivoluzione non è il potere, è la trasformazione del potere.
    • L'Inter è come il comunismo, una bella idea realizzata male.
    • Per come è fatto il capitalismo, un comunista nasce sempre.
    • Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l'Unione non si è realizzata.
    • Se vuole durare, il Professore deve imprimere una svolta fin dai primi giorni del 2008. In caso contrario, sarà davvero la fine. Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente.
    • Il comunismo ha fallito? E noi ci riproviamo.
    • Il mio western preferito rimane "Ombre Rosse". Ma è un apprezzamento che esula dalle scelte di campo.
    • Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
    • Carlo Marx... ci aveva preso, aveva capito e indovinato tutto.
    • In un Paese in cui la cifra dominante è il trasformismo io ho un largo tasso di simpatia ma purtroppo prendo pochi voti.
    • Di scioperi ne ho visti tantissimi, anche di problematici e difficili. L'aria che si respira è sempre di liberazione, di gioia per avere conquistato uno spazio di libertà.

      • Uno che legge Marx diventa liberale solo se è ricco.

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