mercoledì 27 marzo 2013

Aforismi Syusy Blady

Syusy Blady

Syusy Blady, pseudonimo di Maurizia Giusti, è una conduttrice televisiva e cabarettista italiana.
Data di nascita: 7 febbraio 1952, Bologna
Libri Syusy Blady

  • Sono gli uomini che sbagliano o siamo noi donne nel giusto?
  • Stiamo parlando del “per caso”, altrimenti non ci sarebbe il “per caso” nei nostri viaggi. Il “per caso” è fondamentale, intendendo che il caso non è assolutamente casuale, ma un insieme di coincidenze che, guarda caso, stanno dentro alla sincronicità. L’hanno anche studiata, la sincronicità o coincidenza. Che non è casuale. È quella che i greci chiamavano “Fato”, che era un dio, il dio più importante, il dio supremo. E regnava su tutti, dei e uomini. Ed è vero, è così. Per gli indiani, i destini sono addirittura scritti. C’è un luogo dove vengono conservati tutti i destini degli esseri umani.
  • L’incontro non è mai casuale veramente. Sembra casuale, ma poi, alla fine, ha un senso. E quello è l’elemento fondamentale del viaggio. Altrimenti, non c’è viaggio. Il viaggio, poi, è quello della vita normale, della quotidianità. È una cosa che avviene sempre, non solo nel viaggio. Però, nel viaggio è più evidente.
  • Quest’estate, ho viaggiato con Adriatica per il Mediterraneo, sulle rotte dei popoli del mare. Queste popolazioni invadono il Mediterraneo fra il 1200 e il 1400 avanti Cristo e definiscono tutto ciò che forma la nostra cultura. Probabilmente si tratta di navigatori provenienti dal nord Europa. È assurdo che nessuno si sia accorto che nel Mediterraneo, ad esempio, ci siano rotte navigabili via mare con la vela e mura megalitiche in ogni dove. Dalle Baleari alla Turchia, dalla Grecia all’Italia, dalla Sicilia alla Sardegna. Ognuno fa ricerca per sé. Le mura del Lazio, le mura della Turchia... Nessuno le mette in relazione. Magari con qualche cosa di davvero rilevante e ad un certo punto dimenticata. Trovo delle cose incredibili: mura ciclopiche, elefanti di pietra alti 5 metri... Cose che, insomma, è assurdo che le persone e, soprattutto, l’archeologia ufficiale, non abbiano già messo in relazione. E allora, è un po’ questo, il “per caso”: si cercano cose che poi, alla fine, ci sono. Perché prima fai l’ipotesi, e poi le trovi davvero. Come Schliemann, che diceva che là c’era Troia. E poi c’era davvero.

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