sabato 30 agosto 2014

Il contadino e la pietra

Il contadino e la pietra


In tempi antichi un re fece collocare una pietra enorme in mezzo ad una strada. 
Quindi, nascondendosi, rimase ad osservare per vedere se qualcuno si sarebbe preso la briga di spostare la grande pietra che troneggiava in mezzo alla strada.
Alcuni mercanti ed altri sudditi molto ricchi passarono da lì e si limitarono a girarle attorno; altri protestarono contro il re dicendo che non manteneva le strade pulite, ma nessuno di loro provò a muovere la pietra da lì. 
Ad un certo punto passò un campagnolo con un grande carico di verdure sulle spalle; avvicinandosi all'immensa roccia poggiò il carico al lato della strada per tentare di rimuoverla.
Dopo molta fatica e sudore riuscì finalmente a spostare la pietra, spingendola fino al ciglio della strada. 
Tornò indietro a prendere il suo carico e notò che c'era una piccola borsa nel luogo in cui prima stava la pietra.
La borsa conteneva molte monete d'oro e una lettera scritta dal re che diceva che quell'oro era per la persona che avesse rimosso la pietra dalla strada. 
Il campagnolo imparò quello che molti di noi neanche comprendono: "Tutti gli ostacoli sono un'opportunità per migliorare la nostra condizione".

Trovata sul Web


Il bicchiere d'acqua

Il bicchiere d'acqua


Siamo all'Università di Berkley, in California. Un professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula, come ogni martedì. Il corso è uno dei più gremiti e decine di studenti parlano del più e del meno prima dell'inizio della lezione. Il professore arriva con il classico quarto d'ora accademico di ritardo. Tutto sembra nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare: il prof. ha in mano un bicchiere d'acqua.
Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d'acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell'aula. In silenzio. Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non particolarmente sorpresi. Sembrano dirsi: "Eccoci qua: oggi la lezione riguarderà sicuramente l'ottimismo. Il prof. ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Alcuni diranno che è mezzo pieno. Altri diranno che è mezzo vuoto. I nerd diranno che è completamente pieno: per metà d'acqua e per l'altra metà d'aria! Tutto così scontato!".
Il professore invece si ferma e domanda ai suoi studenti: "Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d'acqua?". Gli studenti sembrano un po' spiazzati da questa domanda, ma in molti rispondono: il bicchiere ha certamente un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi. Il professore aspetta che tutti gli studenti abbiano risposto e poi propone il suo punto di vista: "Il peso assoluto del bicchiere d'acqua è irrilevante. Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato". Felice di aver catturato l'attenzione dei suoi studenti, il professore continua: "Sollevatelo per un minuto e non avrete problemi. Sollevatelo per un'ora e vi ritroverete un braccio dolorante. Sollevatelo per un'intera giornata e vi ritroverete un braccio paralizzato".
Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia: "In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato. Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante. Lo stress e le preoccupazioni sono come questo bicchiere d'acqua. Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro. Se gli dedichiamo il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente. Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa. Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza." Il professore capisce di avere la completa attenzione dei suoi studenti e decide di concludere il suo ragionamento: "Per ritrovare la serenità dovete imparare a lasciare andare stress e preoccupazioni. Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete e non su ciò che non volete. Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d'acqua".
Trovata sul Web


Il Ponte

Il Ponte


Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d'amore e d'accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno scoppiò una lite e questo fu il primo problema serio che sorse dopo 40 anni in cui avevano coltivato insieme la terra condividendo le macchine e gli attrezzi, scambiandosi i raccolti e i beni continuamente.
Cominciò con un piccolo malinteso e crebbe fino a che scoppiò un diverbio con uno scambio di parole amare a cui seguirono settimane di silenzio.
Una mattina qualcuno bussò alla porta di Luigi. Quando aprì si trovò davanti un uomo con gli utensili del falegname: "Sto cercando un lavoro per qualche giorno", disse il forestiero, "forse qui ci può essere bisogno di qualche piccola riparazione nella fattoria e io potrei esserle utile per questo".
"Sì", disse il maggiore dei due fratelli, "ho un lavoro per lei. Guardi là, dall'altra parte del fiume, in quella fattoria vive il mio vicino, beh! È il mio fratello minore. La settimana scorsa c'era una splendida prateria tra noi, ma lui ha deviato il letto del fiume perché ci separasse. Deve aver fatto questo per farmi andare su tutte le furie, ma io gliene farò una. Vede quella catasta di pezzi di legno vicino al granaio? Ebbene voglio che costruisca uno steccato di due metri circa di altezza, non voglio vederlo mai più". Il falegname rispose: "Mi sembra di capire la situazione".
Il fratello maggiore aiutò il falegname a riunire tutto il materiale necessario e se ne andò fuori per tutta la giornata per fare le spese in paese. Verso sera, quando il fattore ritornò, il falegname aveva appena finito il suo lavoro. Il fattore rimase con gli occhi spalancati e con la bocca aperta.
Non c'era nessuno steccato di due metri. Invece c'era un ponte che univa le due fattorie sopra il fiume. Era una autentica opera d'arte, molto fine, con corrimano e tutto.
In quel momento, il vicino, suo fratello minore, venne dalla sua fattoria e abbracciando il fratello maggiore gli disse: -"Sei un tipo veramente in gamba. Ma guarda! Hai costruito questo ponte meravilglioso dopo quello che io ti ho fatto e detto".
E così stavano facendo la pace i due fratelli, quando videro che il falegname prendeva i suoi arnesi. -No, no, aspetta;Rimani per alcuni giorni ancora, ho parecchi lavori per te, disse il fratello maggiore al falegname. "Mi fermerei volentieri", rispose lui, "ma ho parecchi ponti da costruire".
Molte volte lasciamo che i malintesi e le stizze ci allontanino dalla gente a cui vogliamo bene, molte volte lasciamo che sia l'orgoglio a prevalere sui sentimenti.
- Non permettere che ciò succeda nella tua vita.

- Impara a perdonare e apprezza quanto hai. Ricorda che perdonare non cambia nulla del passato, ma del futuro sì. Non conservare rancore né sentimenti di amarezza che ti feriscono, ti allontanano da Dio e dalle persone che ti vogliono bene.
- Impara ad essere felice e a godere delle meraviglie che Dio ha creato. Egli ti ama e desidera che tu abbia una vita felice e piena di amore e armonia.
- Non permettere che un piccolo incidente rovini una grande amicizia.
- Ricorda che il silenzio, a volte, è la miglior risposta.
- Ciò che più importa è una casa felice. Fa' tutto quello che è nelle tue mani per creare un ambiente di pace e armonia.

- Ricorda che la miglior relazione è quella in cui l'amore tra due persone è più grande del bisogno che hanno l'una dell'altra.

Trovata sul Web.


venerdì 29 agosto 2014

Parlami di Dio

Parlami di Dio


C'era una volta un uomo che voleva conoscere più cose possibili su Dio.

Un mattino, dunque, partì per chiedere a tutti gli uomini e a tutte le cose di parlargli di Dio.

Disse al soldato: "Parlami di Dio!" E il soldato lasciò cadere le armi.
Disse al povero: "Parlami di Dio!' E il povero gli offrì il suo mantello.
Disse al ciliegio: "Parlami di Dio!". E il ciliegio fiorì.
Disse alla casa: "Parlami di Dio!". E la casa aprì la sua porta.
Disse all'albero: "Parlami di Dio!". E l'albero allargò i suoi rami per proteggerlo dai raggi di sole.
Disse al bambino: "Parlami di Dio!". E il bambino si mise a sorridere.
Disse alla neve: "Parlami di Dio!". E la neve continuò a fioccare lieve, lieve.
Disse al pesce: "Parlami di Dio!". E il pesce guizzò via come una freccia.
Disse all'ippopotamo: "Parlami di Dio!". E l'ippopotamo si mise a ciondolare.
Disse al cielo: "Parlami di Dio!". E il cielo indicò la terra e il creato.

Arrivata la sera, l'uomo se ne tornò a casa, tutto contento: non aveva mai imparato tante cose su Dio come in quel giorno! Allora, per non dimenticare nulla, ripassò a memoria tutti gli incontri, e gli venne spontaneo ringraziare.

Grazie soldato: da te ho imparato che Dio è Pace.
Grazie, povero: da te ho imparato che Dio è generosità.
Grazie, ciliegio: da te ho imparato che Dio è bellezza.
Grazie casa: da te ho imparato che Dio accoglie tutti.
Grazie, albero: da te ho imparato che Dio è benigno.
Grazie, bambino: da te ho imparato che Dio è un sorriso.
Grazie, neve: da te ho imparato che Dio è silenzio.
Grazie, pesce: da te ho imparato che Dio è sempre giovane.
Grazie, ippopotamo: da te ho imparato che Dio è umorista.

Grazie, cielo: da te ho imparato che Dio è il grande Creatore di tutto!


Il Re in ascolto

Il Re in ascolto


Lo scettro va tenuto con la destra, diritto, guai se lo metti giù, e del resto non avresti dove posarlo, accanto al trono non ci sono tavolini o mensole o trespoli dove tenere, che so, un bicchiere, un posacenere un telefono; il trono è isolato, alto su gradini stretti e ripidi, tutto quello che fai cascare rotola e non si trova più.

Guai se lo scettro ti sfugge di mano, dovresti alzarti, scendere dal trono per raccoglierlo, nessuno lo può toccare tranne il re ; e non è bello che un re si allunghi al suolo, per raggiungere lo scettro finito sotto un mobile, o la corona, che è facile ti rotoli via dalla testa, se ti chini.

L'avambraccio puoi tenerlo appoggiato al bracciolo, così non si stanca: parlo sempre della destra che impugna lo scettro; quanto alla sinistra resta libera; puoi grattarti se vuoi; alle volte il manto di ermellino trasmette un prurito al collo che si propaga giù per la schiena, per tutto il corpo. 

Anche il velluto del cuscino, scaldandosi, provoca una sensazione irritante alle natiche, alle cosce.

Non farti scrupolo di cacciare le dita dove ti prude, di slacciare il cinturone con la fibbia dorata, di scostare il collare, le medaglie, le spalline con le frange.

Sei Re, nessuno può trovarci da ridire, ci mancherebbe anche questa. 

La testa devi tenerla immobile, non dimenticarti che la corona sta in bilico sul tuo cocuzzolo, non la puoi calzare sugli orecchi come un berretto in un giorno di vento; la corona culmina in una cupola più voluminosa della base che la regge, il che vuol dire che ha un equilibrio instabile: se ti capita d'appisolarti, di adagiare il mento sul petto, finirà per ruzzolare giù e andare in pezzi, perché è fragile, specie nelle parti di filigrana d'oro incastonate di brillanti.

Quando senti che sta per scivolare devi avere l'accortezza di correggere la sua posizione con piccole scosse del capo, ma devi stare attento a non tirarti su troppo vivamente per non farla urtare contro il baldacchino, che la sfiora coi suoi drappeggi.

Insomma, devi mantenere quella compostezza regale che si suppone connaturata alla tua persona.

Del resto, che bisogno avresti di darti tanto da fare? Sei re, tutto quello che desideri è già tuo.

Basta che alzi un dito e ti portano da mangiare, da bere, gomma da masticare, stuzzicadenti, sigarette di ogni marca, tutto su un vassoio d'argento; quando ti prende il sonno il trono è comodo, imbottito, ti basta socchiudere gli occhi e abbandonarti contro la spalliera, mantenendo in apparenza la posizione di sempre: che tu sia sveglio o addormentato non cambia nulla, nessuno se ne accorge...

Insomma tutto è stato predisposto per evitarti qualsiasi spostamento. non avresti nulla da guadagnare, a muoverti, e tutto da perdere.

Se t'alzi, se t'allontani anche di pochi passi, se perdi di vista il trono anche per un attimo, chi ti garantisce che quando torni non ci trovi qualcun altro seduto sopra?

Magari uno che ti somiglia, uguale identico. Va poi a dimostrare che il re sei tu e non lui!

Un re si distingue dal fatto che siede sul trono, che porta la corona e lo scettro.

Ora che questi attributi sono tuoi, meglio che non te ne stacchi nemmeno per un istante.

C'è il problema di sgranchirti le gambe, d'evitare il formicolio, l'irrigidirsi delle giunture: certo è un grave inconveniente.

Ma puoi sempre scalciare, sollevare i ginocchi, rannicchiarti sul trono, sederti alla turca, naturalmente per brevi periodi, quando le questioni di Stato lo permettono.

Ogni sera vengono gli incaricati della lavatura dei piedi e ti tolgono gli stivali per un quarto d'ora; alla mattina quelli del servizio deodorante ti strofinano le ascelle con batuffoli di cotone profumato.

Insomma, il trono, una volta che sei stato incoronato, ti conviene starci seduto sopra senza muoverti, giorno e notte.

Tutta la tua vita di prima non è stata altro che l'attesa di diventare re; ora lo sei; non ti resta che regnare.

E cos'è regnare se non quest'altra lunga attesa?

L'attesa del momento in cui sarai deposto, in cui dovrai lasciare il trono, lo scettro, la corona, la testa.

di Italo Calvino


giovedì 28 agosto 2014

L'isola dei sentimenti

L'isola dei sentimenti



C'era una volta un isola dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il buon umore, la tristezza, l'orgoglio... E tra gli altri, l'amore.

Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare e questi cominciarono in fretta e furia a preparare tutte le loro navi. 

Solo l'amore volle aspettare fino all'ultimo. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare l'amore decise di chiedere aiuto.

La ricchezza passò vicino all'amore su una nave lussuosissima e l'amore le chiese: "ricchezza mi porti con te?" - "Non posso - rispose la ricchezza - c'è molto oro e argento sulla mia nave e non c'è posto per te". 

L'amore allora decise di chiedere aiuto all'orgoglio che stava passando su un magnifico e sontuoso vascello. "Orgoglio, ti prego mi porti con te?" - chiese l'amore - "Non posso aiutarti, amore, qui è tutto così perfetto e mi sento cosi bene, tu potresti rovinare tutto" - rispose l'orgoglio.


All'improvviso una voce disse: "vieni amore, ti prendo con me". 

Era un vecchio che aveva parlato. 

Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò senza dire il suo nome. 

L'amore si rese conto di quanto gli dovesse, si rivolse al Sapere e chiese: "Sapere puoi dirmi chi mi ha aiutato?" - "E' stato il Tempo" - rispose il sapere. 

"Perché il tempo mi ha aiutato?", chiese stupito l'amore. 

"Perchè solo il tempo è capace di comprendere quanto l'amore sia importante nella vita...", fu la risposta del Sapere.


Citazione Bellissima Giorgio Faletti

Citazione Bellissima Giorgio Faletti

L'amore è così difficile da trovare e così facile da perdere.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




Aforisma Bellissimo Giorgio Faletti

Aforisma Bellissimo Giorgio Faletti

Conosci la storia del sognatore, del pazzo, e dello psichiatra? Il sognatore costruisce castelli in aria, il pazzo ci abita e lo psichiatra riscuote l'affitto.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




martedì 26 agosto 2014

Il pacco di Biscotti

Il pacco dei biscotti


Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. 
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. 
Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. 
Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno; lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò: "Ma tu guarda, se solo avessi un po' più di coraggio gli avrei già dato un pugno...".
Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui.
Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!".
L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà! "Ah!, questo è troppo"; pensò e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Sentì tanta vergogna e capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei, che però aveva diviso i suoi biscotti senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.

Frase Bella Giorgio Faletti

Frase Bella Giorgio Faletti

La morte è fredda e calda insieme. La morte è sudore e sangue. La morte è purtroppo l’unico vero modo che il destino ha scelto per ricordarci continuamente che esiste la vita.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




Frase Celebre Giorgio Faletti

Frase Celebre Giorgio Faletti

Purtroppo a volte non è possibile scegliere il momento in cui combattere. Possiamo solo farlo con coraggio quando ci viene chiesto.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014



Frase Famosa Giorgio Faletti

Frase Famosa Giorgio Faletti

Non ho mai sopportato la sufficienza dei fiori finti, che restano belli per sempre e proprio per questo non sono belli mai.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014



Citazione Bella Giorgio Faletti

Citazione Bella Giorgio Faletti

La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




domenica 24 agosto 2014

Racconto sul razzismo

RACCONTO SUL RAZZISMO


La scena che segue si è svolta sul volo della compagnia British Airways tra Johannersburg e Londra. 

Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica di fianco ad un nero.

Visibilmente turbata, chiama l'hostess. 

"Che problema c'è signora?" chiede l'hostess. 

"Ma non lo vede?" - risponde la signora - "mi avete messo a fianco di un nero. Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto".

"Per favore, si calmi - dice l'hostess - perché tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n'è uno disponibile". 

L'hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi. 

"Signora, come pensavo, non c'è nessun altro posto libero in classe economica. Ho parlato col comandante e mi ha confermato che non c'è nessun posto neanche in classe executive. Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe". 

E, prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l'hostess continua: "Vede, e' insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole". 

E, rivolgendosi al nero, l'hostess prosegue: "Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano, che un posto in prima classe la attende...".


Il Marine

IL MARINE

Un marine in missione riceve un giorno una lettera dalla sua ragazza. 

La lettera dice: "Caro Johnny, la nostra relazione non può più continuare. La distanza che ci separa e' troppo grande. Ti confesso che da quando sei partito ti ho già tradito due volte. Mi dispiace. Per favore rimandami la foto che ti avevo spedito. Mary".

Il soldato ci resta malissimo. 

Chiede ai compagni di regalargli una foto delle loro fidanzate, mogli, sorelle, cugine o amiche. Riceve 57 fotografie. 

Le mette tutte in una busta assieme a quella di Mary, poi aggiunge un biglietto: "Cara Mary, scusa ma non riesco a ricordarmi chi sei. Per piacere togli la tua foto dal mazzo e rimandami le altre. Johnny".



Le Menti

LE MENTI


Alle menti più dotate del mondo venne posta la seguente domanda: "quanto fa 2 x 2?". 

L'ingegnere tirò fuori il suo regolo calcolatore, lo fece scorrere avanti e indietro per un po', poi annunciò: "3.99". 

Il fisico consultò alcuni manuali tecnici, impostò la domanda sul suo computer, poi affermò: "E' compreso fra 3.98 e 4.02." 

Il matematico ci pensò su per un po', ignaro del resto del mondo, poi dichiarò: "Non so qual è la risposta, ma posso dimostrare che esiste". 

Il filosofo disse meditabondo: "Ma, cosa intendete esattamente con "2 x 2?". 

Il commercialista chiuse tutte le porte e le finestre, si guardò intorno con circospezione e chiese, a bassa voce: "Cerchiamo di metterci d'accordo. Quanto volete che faccia?".


Inferno e Paradiso

INFERNO E PARADISO


Un uomo camminava per una strada con il suo cane. Si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto. Si ricordò quando stava morendo e che il cane che gli camminava al fianco era morto da anni. Si chiese dove li portava quella strada.

Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che sembrava di marmo. In cima a una collina s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole. Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro. Con il cane s'incammino verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo seduto a una scrivania.

Arrivato davanti a lui, gli chiese:
- Scusi, dove siamo?
- Questo è Il Paradiso, signore, - rispose l'uomo.
- Uao! E non si potrebbe avere un po' d'acqua?
- Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì
- Non può entrare anche il mio amico? - disse il viaggiatore indicando il suo cane.

- Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
 
L'uomo pensò un'istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo
cane. Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso. Non c'erano recinzioni di sorta. Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo che leggeva un libro seduto contro un albero.

- Mi scusi, - chiese. - Non avrebbe un po' d'acqua?
- Sì certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.
- E il mio amico qui? - disse lui, indicando il cane.
- Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.

Attraversarono l'ingresso ed effettivamente poco più in là ; c'era un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola. Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane. Continuarono così finchè non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto all'albero.

- Come si chiama questo posto? - chiese il viaggiatore.
- Questo è il Paradiso.
- Be', non è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era
quello, il Paradiso.
- Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l'Inferno.
- E non vi secca che usino il vostro nome?
- No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza lasciano perdere i loro migliori amici.


sabato 23 agosto 2014

Citazione Celebre Giorgio Faletti

Citazione Celebre Giorgio Faletti

L'uomo che possiede una cosa poi ne vorrà due e poi tre e poi tutte le cose che ci sono sulla terra. E avrà in cambio solo la sua condanna, perché nessuno può possedere tutto il mondo.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




Citazione Famosa Giorgio Faletti

Citazione Famosa Giorgio Faletti


Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare... Quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014



Aforisma Bello Giorgio Faletti

Aforisma Bello Giorgio Faletti

Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014



Aforisma Celebre Giorgio Faletti

Aforisma Celebre Giorgio Faletti

Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è più facile uscirne.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014




Aforisma Famoso Giorgio Faletti

Aforisma Famoso Giorgio Faletti

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.


Giorgio Faletti 
1950 - 2014



venerdì 22 agosto 2014

Che cosa è successo il 22 Settembre?

22 SETTEMBRE



  • 66 – L'Imperatore Nerone crea la legione I Italica.
  • 1236 – Lituani e Semigalli sconfiggono i Livoniani dell'Ordine dei fratelli della spada nella Battaglia di Siauliai.
  • 1499 – Con il trattato di Basilea la Vecchia Confederazione, che ha dato origine alla Svizzera, diventa uno stato indipendente.
  • 1586 – Nella battaglia di Zupthen le forze della Repubblica delle Sette Province Unite vengono sconfitte dalla Spagna.
  • 1598 – Ben Jonson viene indiziato di omicidio.
  • 1692 – Ultima impiccagione per stregoneria negli Stati Uniti.
  • 1776 – Nathan Hale viene impiccato come spia durante la Rivoluzione americana.
  • 1784 – La Russia fonda una colonia a Kodiak (Alaska).
  • 1792 – Primo giorno (1° Vendemmiaio Anno I) del calendario rivoluzionario francese e instaurazione della Repubblica.
  • 1862 – Viene pubblicata una versione preliminare del Proclama di emancipazione.
  • 1869 – L'opera di Richard WagnerL'oro del Reno fa il suo debutto a Monaco di Baviera.
  • 1893 – Viene esposta la prima automobile di fabbricazione americana, costruita dai fratelli Duryea.
  • 1907 – Il piroscafo Principessa Jolanda affonda durante il varo.
  • 1949 – L'Unione Sovietica detona la sua prima bomba atomica.
  • 1960 – Il Mali ottiene l'indipendenza dalla Francia.
  • 1961 – Fondazione dei Corpi della Pace.
  • 1965 – La guerra tra India e Pakistan per il Kashmir finisce dopo il cessate il fuoco richiesto dalle Nazioni Unite.
  • 1970 – Tunku Abdul Rahman si dimette da Primo Ministro della Malesia.
  • 1975 – Sara Jane Moore cerca di assassinare il presidente statunitense Gerald Ford.
  • 1979 – Due satelliti Vela rilevano il flash di un'esplosione nucleare molto debole, avvenuta nei pressi dell'Isola Bouvet nell'Atlantico meridionale. L'ipotesi più accreditata è un test nucleare eseguito dal Sudafrica. L'accaduto è noto come incidente Vela.
  • 1980 – L'Iraq invade l'Iran.
  • 1981 – In Francia François Mitterrand inaugura ufficialmente il servizio TGV Parigi-Lione.
  • 1985
    • Il concerto del Farm Aid si svolge a Champaign (Illinois).
    • L'Accordo del Plaza viene firmato a New York.
  • 1993 – Un Tu-154 della Transair Georgian Airlines viene abbattuto da un missile sopra SukhumiGeorgia.
  • 1994 - La serie televisiva Friends fa il suo esordio televisivo negli Stati Uniti sulla NBC.
  • 1996 – Levon Ter-Petrosian viene eletto presidente dell'Armenia.
  • 1997 – Massacro di Bentalha in Algeria; oltre 200 abitanti uccisi.
  • 2000 - Esce definitivamente di produzione la Fiat 126.
  • 2001 - Si apre in Bulgaria il XXII Campionato europeo di pallavolo femminile.