sabato 27 settembre 2014

La Rana e la Rosa

LA RANA E LA ROSA


C’era una volta una rosa rossa molto bella; si sentiva soddisfatta di sapere che era la rosa più bella del giardino. 
Ma si accorse che la gente la guardava solo da lontano, perché accanto a lei c’era una rana che faceva repulsione.
Indignata per quello che aveva scoperto, la rosa ordinò alla rana di andarsene subito, e la rana obbedì:
“Va bene”, rispose, “se così vuoi”.
Poco tempo dopo, la rana passò dov'era la rosa e la trovò senza foglie e senza petali, e le chiese:
“Come mai sei conciata così male? Che ti è successo?”.
La rosa rispose: “Da quando te ne sei andata, le formiche mi hanno mangiata giorno dopo giorno, e non potrò mai più tornare ad essere come prima”.
La rana disse: “E’ ovvio, perché quando io ero lì, mangiavo tutte le formiche, per questo eri sempre la più bella del giardino”.

Questa storia ci insegna che spesso disprezziamo gli altri perché crediamo di essere superiori a loro, più in gamba o più astuti, e pensiamo che chi ci circonda non serva a niente.
Ma tutti abbiamo qualcosa da imparare dagli altri, o qualcosa da insegnare, e nessuno deve disprezzare nessuno.
Ricordalo sempre!!

Tratta dal Web

Il bambino e le stelle marine

IL BAMBINO E LE STELLE MARINE


Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d’acciaio. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placò e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare lo strano fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente. All'improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: “Ma che fai ragazzino?”
“Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” – rispose il bambino senza smettere di correre.
“Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” – gridò l’uomo. “E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!”
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui”.
L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua.
Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell'acqua.
Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell'acqua.

Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare.

Tratta dal Web

Frase Bella Massimo Gramellini

Frase Bella Massimo Gramellini

La rovina non sta nell'errore che commetti, ma nella scusa con cui cerchi di nasconderlo.

Massimo Gramellini



Frase Celebre Massimo Gramellini

Frase Celebre Massimo Gramellini

Per diventare libero fuori, dovrai prima imparare a esserlo dentro.

Massimo Gramellini




Frase Famosa Massimo Gramellini

Frase Famosa Massimo Gramellini

La libertà può far male a chi esce troppo in fretta dalla scatola.

Massimo Gramellini




Citazione Bella Massimo Gramellini

Citazione Bella Massimo Gramellini

Protesi le labbra verso le sue, ma non dovetti compiere l'intero percorso perché me le trovai addosso a metà strada.

Massimo Gramellini




Citazione Celebre Massimo Gramellini

Citazione Celebre Massimo Gramellini

L'amore è una creatura e come ogni creatura deperisce e muore, oppure evolve e si conserva.

Massimo Gramellini



Citazione Famosa Massimo Gramellini

Citazione Famosa Massimo Gramellini

Le donne non si conquistano con le corde vocali, ma con gli orecchi. Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili, quando l'unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri.

Massimo Gramellini




venerdì 26 settembre 2014

Le Stagioni della Vita

LE STAGIONI DELLA VITA


Un uomo aveva quattro figli. Voleva che imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente. Così li mandò uno alla volta a osservare un albero molto distante da casa. Il più grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in in estate, il più giovane in autunno.
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto.
Il grande disse che l'albero era brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita.
Il terzo non era d'accordo; l'albero era pieno di fiori, profumato e bellissimo...era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un'opinione ancora diversa...l'albero era carico di frutti e pieno di vita e realizzazione.
L'uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, infatti avevano osservato solo una stagione della vita dell'albero.
Disse loro di non giudicare un albero o una persona solo in una stagione e che l'essenza di ciò che una persona è, la gioia, l'amore e la realizzazione che viene dalla vita possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.
Se ti arrendi quando è inverno, perderai la speranza che regala la primavera, la bellezza della tua estate, la realizzazione del tuo autunno!

Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo.
Non giudicare la tua vita in una stagione difficile. Persevera nelle difficoltà, il meglio deve ancora venire!


15 Centesimi

15 CENTESIMI


Ai tempi in cui un gelato con sciroppo e frutta costava molto meno, un ragazzo di dieci anni entrò nel bar di un albergo e si sedette a un tavolo. 

Una cameriera mise un bicchiere di acqua davanti a lui.

"Quanto costa un gelato con sciroppo e frutta?".

"50 centesimi" replicò la cameriera.

Il ragazzino tirò fuori la mano dalla tasca ed esaminò il numero di monete che aveva.

"Quanto costa una porzione di gelato normale?" s'informò.

Alcune persone stavano cercando un tavolo e la cameriera era un po' impaziente.

"35 centesimi" disse bruscamente.

Il ragazzino contò ancora le monete. "Prendo il gelato normale" disse.

La cameriera portò il gelato, mise il conto sul tavolo e se ne andò. Il ragazzo finì il gelato, pagò al cassiere e se ne andò. 

Quando la cameriera ritornò, iniziò a pulire il tavolo e rimase di stucco per quello che vide.

 Accanto al piatto vuoto, messi ordinatamente, c'erano 15 centesimi, la sua mancia.

di Bruno Ferrero


Il Conto

IL CONTO


Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:
“Per aver strappato le erbacce dal vialetto: Euro 3.
Per aver ordinato la mia cameretta: Euro 5.
Per essere andato a comperare il latte: Euro 0,50.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): Euro 9.
Per aver preso due volte “ottimo” a scuola: Euro 5.
Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere: Euro 4.
Totale: Euro 26,50.
La mamma fissò il foglio negli occhi, teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:
“Per averti portato nel grembo 9 mesi: Euro 0.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: Euro 0.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: Euro 0.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: Euro 0.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: Euro 0.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato : Euro 0.
Per la vita che ti do ogni giorno: Euro 0.
Totale: Euro 0.
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “Pagato”.
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

"Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. L’amore è gratuito. O non è amore."


Ogni giorno, ogni ora

OGNI GIORNO, OGNI ORA


Un mio amico apri il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in carta di riso. Questo, disse, non è un semplice pacchetto è biancheria intima. Gettò la carta che lo avvolgeva e osservò la seta squisita e… il merletto.
Lo comprò la prima volta che andammo a New York, 8 o 9 anni fa. Non le usò mai, lo conservava per una occasione speciale. Bene, credo che questa sia l’occasione giusta.
Si avvicinò al letto e collocò il capo vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta.
Girandosi verso di me disse: “non conservare niente per una occasione speciale, ogni giorno che vivi è una occasione speciale”.
Queste parole hanno cambiato la mia vita.
Adesso leggo di più e pulisco di meno, mi siedo in terrazza e ammiro il paesaggio senza fare caso alle erbacce in giardino, passo più tempo con la mia famiglia e gli amici, e meno tempo lavorando. Ormai non conservo più nulla e uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni, mi metto la giacca nuova per andare al supermercato se decido così e ne ho voglia. Uso il mio miglior profumo ogni volta che voglio farlo e non lo conservo per feste speciali.
Le frasi “un giorno” e “uno di questi giorni” stanno scomparendo dal mio vocabolario se vale la pena di vederlo, ascoltarlo o farlo adesso.
Non sono sicuro cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera.
Credo che avrebbe chiamato i suoi famigliari e gli amici intimi e magari alcuni vecchi amici con cui scusarsi e fare la pace per una possibile lite passata e sarebbe andata a mangiare con loro cibo cinese, il suo preferito.
Smettere di vedere buoni amici perché mi ci sarei messo in contatto un giorno o gli avrei scritto uno di questi giorni; non dire ai miei fratelli, ai miei figli con sufficiente frequenza quanto li amo, sono queste piccole cose, non fatte, che mi infastidirebbero se sapessi che le mie ore sono contate.
Ho capito che la vita deve essere un insieme di esperienze da godere non di cose da fare persopravvivere.
Adesso cerco di non ritardare, trattenere o conservare niente che potrebbe aggiungere risate ed allegria alle nostre vite e ogni giorno dico a me stesso che questo è un giorno speciale.
Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è speciale.
Tratta dal Web

Il sogno dell'imperatore

IL SOGNO DELL'IMPERATORE


Una volta, un imperatore sognò di aver perso tutti i denti. 
Si svegliò spaventato e fece chiamare un saggio in grado di interpretare il suo sogno. 
“Signore, che disgrazia!” esclamò il saggio: ciascuno dei denti caduti rappresenta la perdita di un familiare caro a vostra maestà. “Ma che insolente” gridò l’imperatore. Come si permette di dire una simile fesseria? Chiamò le guardie ordinando loro di frustarlo. 
Chiese in seguito che cercassero un altro saggio. 
L’altro saggio arrivò e disse: “signore vi attende una grande felicità!” Il sogno rivela che lei vivrà più a lungo di tutti i suoi parenti. Il volto dell’imperatore s’illuminò. Chiese che venissero consegnate cento monete a quel saggio. 
Quando costui lasciò il palazzo, un suddito domandò: com’è possibile? L’interpretazione data da lei fu la stessa del suo collega, tuttavia lui prese delle frustate mentre lei ebbe delle monete d’oro! “Amico mio” rispose il saggio. 
Tutto dipende da come si vedono le cose: questa è la grande sfida dell’umanità. 
Da ciò deriva la felicità o l’infelicità, la pace o la guerra. 
La verità va sempre detta, non c’è alcun dubbio, ma il modo come la si dice fa la differenza. La verità deve essere comparata ad una pietra preziosa. 
Se la rinfacciamo a qualcuno, può ferire, provocando rivolta, ma se l’avvolgiamo in una delicata confezione e la offriamo con tenerezza, sarà sicuramente accettata con più felicità.


Storia del ragazzo col brutto carattere

Storia del ragazzo col brutto carattere


C'era una volta un ragazzo con un brutto carattere.
Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.
Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello steccato. Allora andò dal padre e gli affermò che per quel giorno non aveva piantato alcun chiodo.
Il padre allora gli disse di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non aveva perso la pazienza e litigato con qualcuno.
I giorni passarono e finalmente il ragazzo poté dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo steccato.
Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse:
"Figlio mio, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà più come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi piantare un coltello in un uomo, e poi levarlo, ma rimarrà sempre una ferita. Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà."

Tratta dal Web

Citazione Celebre Massimo Gramellini

Citazione Celebre Massimo Gramellini

L'amore disperato sembra sempre il più passionale, ma la persona giusta è soltanto quella che combacia con le tue energie interiori.

Massimo Gramellini



Citazione Famosa Massimo Gramellini

Citazione Famosa Massimo Gramellini

Innamorarsi è raro, ma non difficile. 
La vera impresa è conservare quel sogno d'amore anche dopo la sua trasformazione in realtà. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola. 
Le persone cambiano e col tempo non si corrispondono più. Per rimanere insieme bisogna avere la forza e la pazienza di cambiare insieme.

Massimo Gramellini



domenica 21 settembre 2014

Il ragazzo e la ragazza

Il ragazzo e la ragazza


Un ragazzo nato con una grave malattia…
Una malattia di cui non si conosceva la cura… 
Aveva 17 anni,ma poteva morire in qualsiasi momento… 
Visse sempre in casa sua,con l’assistenza di sua madre..
Stanco di stare in casa,decise di uscire almeno una volta ..Chiese il permesso a sua madre,lei accettò. 
Camminando nel suo quartiere vide diversi negozi.Passando per un negozio di musica,guardando dalla vetrina,notò la presenza di una tenera ragazza della sua età.
Fu amore a prima vista,aprì la porta ed entrò guardando nient’altro che la ragazza avvicinandosi poco a poco arrivò al bancone,lei lo guardò e gli disse sorridente:”Posso aiutarti?”Nel frattempo egli pensava che era il sorriso più bello che avesse mai visto nella sua vita,nello stesso istante sentì il desiderio di baciarla. Balbettando le disse:”Si,eeehhhmmm…mi piacerebbe comprare un CD”.Senza pensarci prese il primo che vide e le diede i soldi.”Vuoi che te lo impacchetti?” chiese la ragazza sorridendo di nuovo.. ,egli rispose di si annuendo;lei andò nel magazzino,tornò con il pacchetto e glielo consegnò,lui lo prese ed uscì dal negozio.
Tornò a casa e da quel momento in poi tornò ogni giorno nel negozio per comprare un CD.
Faceva fare il pacchetto sempre alla ragazza e poi tornava a casa per riporlo nell’armadio.
Egli era molto timido per invitarla ad uscire nonostante provasse non ci riusciva.Sua madre si interessò alla situazione e lo spronò a tentare,così egli il giorno seguente si armò di coraggio e si diresse al negozio ….
Come tutti gli altri giorni comprò un CD e come sempre gli fece uan confezione,lui prese il CD ed in un momento che la ragazza era distratta,posò rapidamente un fogliettocon il suo numero di telefono sul bancone; dopodichè uscì di corsa dal negozio….
Drinnn(sua madre rispose al telefono):” pronto?”,(era la ragazza che chiedeva di suo figlio); la madre afflitta cominciò a piangere mentre diceva.. “Non lo sai ?.. è morto ieri (ci fu un silenzio prolungato interrotto dai lamenti della madre) Più tardi la madre entrò nella stanza del figlio per ricordarlo..
Decise di iniziare guardando tra la sua roba. Aprì l’armadio con sorpresa si trovò di frontead uan montagna di CD impacchettati,nemmeno uno era aperto.Le procurò curiosità ,vederne tanti che non resistette:ne prese uno e si sedette sul letto per guardarlo;facendo ciò,un biglietto uscì dal pacchettino di plastica la madre lo raccolse per leggerlo,diceva:”Ciao! sei bellissimo!Ti andrebbe di uscire con me? Sofia”La madre emozionata ne aprì altri e trovò altri bigliettini:tutti dicevano la stessa cosa.
Questa è la vita,non aspettare troppo per dire a qualcuno di speciale quello che senti.Dillo oggi stesso,domani potrebbe essere troppo tardi.
Bacia coloro che ami e farai delle magie.
Con l’Amore tutto è possibile !! 
Anche che il mondo cambi.
Tratto dal Web

sabato 20 settembre 2014

Il frammento di uno specchio

Il frammento di uno specchio


Un professore terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: "Ci sono domande?". Uno studente gli chiese: "Professore quale è il significato della vita?".
Qualcuno tra i presenti che si apprestava ad uscire rise. Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era. "Le risponderò", disse. Estrasse il portafoglio
dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta.

Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio.

Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare luce - la verità, la comprensione, la bontà, la tenerezza - nei
bui nascosti del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo, per me, sta il significato della vita."

Tratto dal web


venerdì 19 settembre 2014

Aforisma Bello Massimo Gramellini

Aforisma Bello Massimo Gramellini

L'amore è un film muto: togli il volume e concentrati sui gesti.

Massimo Gramellini




Aforisma Celebre Massimo Gramellini

Aforisma Celebre Massimo Gramellini

Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo.

Massimo Gramellini




Aforisma Famoso Massimo Gramellini

Aforisma Famoso Massimo Gramellini

In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. 

Massimo Gramellini




Aforismi Famosi Giorgio Faletti

Aforismi Famosi Giorgio Faletti

Ci sono dei confronti che la vita non promette di evitare, ma permette al massimo di rinviare. 

Giorgio Faletti 
1950 - 2014





Frase Bellissima Giorgio Faletti

Frase Bellissima Giorgio Faletti

Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore.

Giorgio Faletti 
1950 - 2014






domenica 14 settembre 2014

La penna d'aquila

La penna d'aquila



In riva ad un lago azzurro, sorgeva un tranquillo villaggio indiano. A mezzogiorno e a sera, dalle tende uscivano fumo e fragranti profumi che mettevano appetito ai piccoli indiani che giocavano.

Una sera d'estate, il clima del villaggio sembrò improvvisamente cambiare. Gli uomini della tribù si raccolsero tutti nella tenda di Bisonte Nero, il grande capo, per il consiglio dei saggi e degli anziani.

Si erano riuniti per una questione importante che riguardava i piccoli indiani che avevano compiuto sette anni, dovevano cioè decidere quale sarebbe stata la "prova di forza" che avrebbero dovuto superare per essere accettati come membri della tribù.

Era ormai calato il sole, quando dalla tenda uscirono gli uomini, gli anziani e il grande capo. 
I piccoli indiani si avvicinarono a Bisonte Nero impazienti di sapere quale sarebbe stata la prova di forza, e lui con voce solenne dichiarò: "Domani all'alba con il primo raggio di sole, partirete con le vostre canoe verso l'altra riva del lago e cercherete la penna d'aquila dorata che è nascosta in un posto segreto".

Al primo chiarore, apparvero dietro le montagne le ombre dei giovani indiani che portavano le loro canoe verso la riva del lago. Stavano tutti indaffarati a prepararsi quand'ecco arrivare, camminando lentamente, Falco Stanco, un vecchio indiano che abitava in un villaggio dall'altra parte del lago.

Il vecchio si avvicinò ai bambini e disse loro: "Sono vecchio e stanco e per tornare dalla mia tribù devo andare sull'altra riva del lago, e a piedi ci impiegherei una nottata. Qualcuno di voi mi potrebbe portare sulla sua canoa?".

Il piccolo Volpe Astuta guarda gli altri e dice: "Ma noi dobbiamo fare la prova di forza!".

E tutti gli altri dissero: "No, non è possibile; se fosse un altro giorno sì, ma oggi dobbiamo correre".


"Eh, sì!", pensò Nuvola Rossa. "Se uno di noi prende sulla sua canoa Falco Stanco, rimarrà indietro e non potrà conquistare la penna d'aquila. Ma che fatica dovrà fare, povero vecchio, per compiere il giro del lago. E come sarà triste se gli diremo tutti di no!". Nuvola Rossa si avvicinò al vecchio e disse, deciso: "Vieni, Falco Stanco; ti porto io!".
Gli altri sorpresi lo guardarono e pensarono: "Nuvola Rossa non è stato molto furbo, così rimarrà indietro e non potrà conquistare la penna, ha perso la sua occasione, lui che è tra i ragazzi più abili!".

In quel momento spuntò il primo raggio di sole e con un grido di gioia i piccoli indiani partirono veloci. Nuvola Rossa vedeva i suoi amici molto più avanti di lui, ormai lontani, e gli venne il dubbio di aver sbagliato. Poi guardava Falco Stanco, aedeva il suo viso rugoso che sorrideva felice e sentiva nel suo cuore una voce che gli diceva: "Hai fatto bene, hai fatto bene!".

I piccoli indiani avevano già preso a cercare nei boschi, quando verso Mezzogiorno arrivò anche Nuvola Rossa. Il piccolo indiano era tutto sudato per la fatica e pensava che già vi era un vincitore. Ma, a quanto pareva, nessuno aveva ancora trovato la penna d'aquila.

Nuvola Rossa riprese forza e entusiasmo, salutò Falco Stanco e si accinse alla ricerca. Ma il vecchio indiano lo chiamò: "Aspetta, vieni qui! Ti devo dare una cosa!". Un po' a malincuore, Nuvola Rossa si fermò e andò verso Falco Stanco. "Ieri sera", proseguì l'anziano, "il grande capo del tuo villaggio mi ha detto: domani all'alba, quando vorrai tornare al tuo villaggio, recati dai piccoli indiani, chiedi loro di portarti sull'altra sponda, e a chi lo farà quando sarete arrivati, consegnagli questa". E Falco Stanco tirò fuori una meravigliosa penna d'aquila dorata!

Nuvola Rossa la afferrò e la sollevò con un urlo di gioia. Gli altri accorsero pieni di stupore.

Falco Stanco rivolgendosi a Nuvola Rossa disse: "Hai vinto la prova, perché la forza più grande è la forza dell'amore, e tu hai dimostrato di averla aiutandomi. Nuvola Rossa ha avuto il coraggio di fare quello che nessuno voleva fare!".

I piccoli indiani si guardarono l'un l'altro, poi dissero: "E' vero, la forza più grande è l'amore e adesso anche noi vogliamo fare come Nuvola Rossa!".

Falco Stanco li salutò con la mano e pensò: "Sì, questo è stato un giorno importante per i piccoli indiani perché hanno imparato che c'è qualcosa nella vita che vale più dell' arrivare primi".

Tratta dal web


I tre setacci

I tre setacci


Nell'antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
- Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
- Un momento - rispose Socrate. - Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
- I tre setacci?
- Ma sì, - continuò Socrate. - Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
- No... ne ho solo sentito parlare...
- Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
- Ah no! Al contrario
- Dunque, - continuò Socrate, - vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell'utilità. E' utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
- No, davvero.
- Allora, - concluse Socrate, - quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?

Non sarebbe forse meglio meditare e mettere in pratica questo piccolo test? .... molto probabilmente il mondo sarebbe migliore.

Tratta dal web